di Luciano Benadusi – articolo pubblicato su corriere.it
La povertà e la disuguaglianza educativa tanto più sono oggi un fattore trainante del nazional-populismo in quanto si sommano con la povertà e la disuguaglianza economica.
Come si desume già dalla sua testata Scuola democratica, rivista trimestrale edita da Il Mulino , ha da sempre focalizzato il suo impegno intellettuale sulla relazione fra educazione e democrazia, in coerenza con il lascito culturale di John Dewey. Questo impegno è divenuto anche più importante oggi dinnanzi ad una crisi della democrazia liberale che va diffondendosi nel mondo sino a farsi minacciosa perfino in Paesi dove sembrava aver piantato le più solide radici. Per tale ragione la rivista ha organizzato la sua prima conferenza scientifica internazionale a Cagliari il 6-7-8 giugno, sul tema «Education and Post-Democracy». La rilevanza attuale del tema, insieme al carattere interdisciplinare ed internazionale della conferenza, spiega l’ampiezza della partecipazione: fra ricercatori universitari ed extra universitari nonché insegnanti e dirigenti scolastici circa 850 persone provenienti da 27 nazioni (dall’Italia all’Europa, dagli Stati Uniti all’America del Sud, dall’Asia al Nord Africa)