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Un insegnamento per le competenze trasversali

Un insegnamento per le competenze trasversali

di Daniela Lazzati

[l’articolo che segue risponde alla chiamata al DIBATTITO EDUCAZIONE CIVICA ORA. Per l’articolo di avvio del dibattito e accedere a tutti i contributi in sua risposta clicca QUI]

Dall’a.s. 2020/21 entrerà in vigore la legge n. 92 – 20 agosto 2019, con la quale, com’è noto, si introduce l’insegnamento scolastico dell’educazione civica.

Si tratta di un’occasione da non perdere per le scuole di ogni ordine e grado, occasione per costruire e sviluppare, nei nostri studenti, competenze trasversali di grande rilevanza, sia per la formazione dei futuri cittadini che, nelle scuole secondarie di secondo grado, per completare il profilo culturale e professionale dei diplomati, in vista del loro ingresso nel mondo del lavoro, ovvero della prosecuzione dei loro percorsi di studi.

In tal senso anche l’insegnamento dell’educazione civica si inquadra nella cornice delle competenze chiave per l’apprendimento permanente del Consiglio d’Europa del 2018, e, in particolare, proprio della competenza in materia di cittadinanza. Per la prima volta la competenza viene declinata non solo in conoscenze ed abilità, ma anche in atteggiamenti e la competenza chiave di cittadinanzasi riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.

La legge stabilisce che l’orario per l’insegnamento dell’educazione civica non potrà essere inferiore a 33 ore annue, da svolgersi nell’ambito del monte ore previsto dai diversi ordinamenti vigenti. Risulta quindi di fondamentale importanza che questo insegnamento non venga interpretato e gestito come un’ennesima disciplina da aggiungere nel quadro orario delle lezioni, ma come un’opportunità strategica per favorire e potenziare il lavoro d’equipe dei docenti dei diversi consigli di classe, indipendentemente dal fatto che l’insegnamento è stato affidato ai docenti abilitati all’insegnamento di discipline giuridico-economiche (se presenti nell’organico dell’autonomia della scuola), al fine di mettere a punto percorsi interdisciplinari, interessanti e motivanti per i nostri ragazzi.

Per alcune scuole sarà quindi il momento di pensare e di elaborare concretamente una vera programmazione didattica per competenze. E sarà anche il momento di valorizzare i percorsi e le iniziative che, all’interno di Cittadinanza e Costituzione, o di altri interessanti ed innovativi progetti, le scuole hanno attivato già nei precedenti anni scolastici.

Vediamo in concreto qualche buona pratica che può chiarire meglio come l’educazione civica potrà essere parte significativa del curricolo dei diversi indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado.

Nel curricolo del corso di studi Costruzioni, Ambiente e Territorio, nell’istituto che dirigo, si è orientato e declinato il percorso con particolare attenzione alla formazione di diplomati-cittadini consapevoli del profondo legame tra ambiente, territorio, tecniche di progettazione edilizia.

L’insegnamento dell’educazione civica viene declinato in argomenti ed ambiti, tra i quali vi sono proprio riferimenti a:

  • Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (25 settembre 2015);

  • Educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale;

In questo solco si inserisce a pieno titolo l’accento posto nel percorso CAT sull’EDILIZIA SOSTENIBILE, con interventi anche di docenti esperti della Facoltà di Bioarchitettura.

Questa tematica consente infatti di coniugare aspetti prettamente tecnico-professionali con aspetti legislativi e di consapevolezza della loro importanza, sia nell’esercizio di future professioni che nell’esercizio dei diritti-doveri di futuri cittadini.

Si tratteranno quindi i paradigmi per la realizzazione di costruzioni che prevedono un approccio ed una progettazione che dovrà tenere conto appunto della sostenibilità delle costruzioni per limitare l’impatto con l’ambiente, sia nel caso di nuovi edifici che per il recupero e la riqualificazione di edifici già esistenti. L’obiettivo è essenzialmente quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini, la tutela della loro salute che discende ovviamente dal rispetto del territorio e dell’ambiente.

E poiché i temi relativi al rispetto dell’ambiente sono diventati sempre più stringenti, l’Europa e le singole nazioni hanno emanato direttive e programmi d’azione anche nel settore edilizio, strategico per l’attuazione di politiche volte, ad esempio, al risparmio energetico. Con lo studio e l’approfondimento della legislazione nazionale ed europea sui temi della sostenibilità nel campo delle costruzioni all’interno dell’educazione civica, il futuro diplomato Cat può così avere una preparazione a 360 gradi in quest’ambito, come si diceva, sia per la sua futura professione che per la vita quotidiana di cittadino consapevole e responsabile. Nel mio istituto il percorso può essere attuato attraverso l’organico dell’autonomia, che consente di svolgere un’ora di lezione settimanale con la copresenza dell’insegnante di Progettazione, Costruzione e Impianti con un docente di Discipline Giuridico-economiche.

Nella legge 92/2019 viene anche posto particolare rilievo alla cittadinanza digitale che prevede alcune abilità e conoscenze digitali essenziali, che gli studenti devono acquisire.

Un bell’esempio di educazione in ambito digitale è il progetto denominato “Sicur@mente in rete”, attuato da anni nel mio istituto, precisamente dall’a.s. 2011/12, tra i vincitori del concorso “Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza”, indetto dal MIUR in collaborazione con il Ministero del Lavoro per diffondere, attraverso il mondo della scuola, una cultura di sicurezza, legalità e responsabilità sociale.

Il progetto Sicur@Mente in Rete pone l’accento sull’uso sicuro, sano, corretto e consapevole delle nuove tecnologie digitali, di Internet e dei Social Network. Obiettivo del progetto è sensibilizzare all’utilizzo consapevole di Internet, dai social network alla sicurezza informatica al cyber-bullismo ed alla pedopornografia. I destinatari sono in prima istanza gli studenti del quarto e quinto anno dell’indirizzo Sistemi Informativi Aziendali , che sono formati dagli insegnanti e attraverso incontri con la Polizia Postale; in seconda istanza gli studenti delle classi prime e seconde e gli allievi delle scuole secondarie di primo grado (II e III anno) del territorio. Gli studenti del quarto e quinto anno dell’indirizzo SIA infatti, attraverso attività peer to peer, presentano i contenuti del progetto (anche mediante una presentazione Power Point) ai loro quasi coetanei: questo consente di “formare” gruppi significativi di studenti, anche di diverso ordine e grado di scuola, sui temi di cittadinanza, previsti dall’insegnamento dell’educazione civica, quali “essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce per il proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere sé e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull’inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyber bullismo” , nonché “essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi”. Il progetto inizia nel secondo quadrimestre del quarto anno con la formazione degli studenti (svolta dall’insegnante di Informatica, dagli studenti del quinto anno e con esperti della Polizia Postale)e si conclude con la presentazione nei mesi di maggio-giugno e l’anno successivo, con gli studenti del quinto anno, nei mesi da novembre a gennaio.

Brevemente si può anche fare cenno a due percorsi che afferiscono ad un’altra tematica prevista all’interno dell’insegnamento dell’educazione civica, e precisamente quella relativa all’“educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni” :

  • Il progetto “Musei d’Impresa”,

  • il percorso “Apprendisti Ciceroni”.

Il progetto “Musei d’Impresa” si occupa di musei e archivi di imprese ed è promosso da Assolombarda e Confindustria. Nel percorso gli studenti del triennio degli indirizzi del Settore Economico partecipano ai lavori per la conservazione e la valorizzazione di documenti, materiali iconografici, oggetti, prodotti e macchinari di realtà industriali e produttive, raccontando la storia delle imprese del territorio e dei suoi protagonisti. Un’occasione unica per conoscere e poter valorizzare le realtà economico-produttive come patrimonio comune del proprio territorio.

Il percorso “Ciceroni per un giorno” prevede la preparazione di gruppi di studenti degli indirizzi Turismo e Relazioni Internazionali per il Marketing quali “Apprendisti Ciceroni” durante le Giornate di Primavera del Fai. Ne segue poi la strutturazione del percorso di visita in diverse parti, a seconda dei luoghi e dei beni per cui si dovrà organizzare la visita. Ad esempio per il Centro Crespi Bonsai il percorso si struttura come segue: 1. il giardino, 2. prima sezione del Museo: i Vasi, 3. seconda sezione del Museo: i Bonsai da interno, 4. terza sezione del Museo: i Bonsai da esterno. Durante le giornate di primavera, nelle quali il pubblico può visitare le bellezze del FAI, gli studenti vengono supportati, nel loro ruolo di “ciceroni”, dai volontari Fai e da un insegnante.

Entrambi questi ultimi progetti consentono allo studente di acquisire competenze che possono, a pieno titolo, rientrare sia nei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) che nell’insegnamento dell’Educazione civica.

Le brevi “pillole” qui presentate sono quindi la dimostrazione concreta di come le tematiche previste per l’insegnamento dell’educazione civica possono e devono entrare nel curricolo di ciascun indirizzo di studi e di come sia possibile attuare percorsi che si integrano e sviluppano adeguatamente il PECUP, il Profilo Educativo, Culturale e Professionale in uscita degli studenti della scuola secondaria di secondo grado.

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Scuola democratica
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