Back

“Identici. 22 storie per raccontare la bellezza della diversità”

“Identici. 22 storie per raccontare la bellezza della diversita’ “

Recensione a cura di Paola Benadusi Marzocca (esperta di editoria per bambini e ragazzi)

Partiamo da qualche domanda: che cosa è la diversità? Che cosa è l’identità? Che cosa è l’età? Come ha scritto Bernard Show in una sua famosa commedia l’età è una questione relativa. In effetti quando si raggiungono i cent’anni tutti hanno la stessa età: invecchiare è già di per sé un destino. Sono parole fulminanti per comprendere il mistero e il senso della nostra esistenza. Se scrivere è uno dei tanti modi con cui si realizza la comunicazione, la facoltà di comunicare è anche correlata alla quantità e qualità delle esperienze che si vivono e quindi in una certa misura le capacità espressive crescono mentre matura l’individuo con il suo patrimonio di esperienze e la sua rete di relazioni con gli altri. Questa antologia di brevi racconti sul tema della diversità dal titolo IDENTICI – 22 STORIE PER RACCONTARE LA BELLEZZA DELLA DIVERSITA’ sono state scritte appunto da 22 autori conosciuti, altri meno e qualcuno finora sconosciuto: Pierdomenico Baccalario, Andrea Buochard, Teresa Buongiorno, Gabriele Clima, Giuseppe Festa, Silvana Gandolfi, Eduardo Jauregui, Anna Lavatelli, Claudio Morandini, Emanuele Nava, Giovanni Nucci, Giada Pavesi, Tommaso Percivale, Roberto Piumini, Guidi Guarzo, Silvia Roncaglia, Sarah Rossi, Giorgio Scaramuzzino, Annalisa Strada, Bruno Tognolini, Lucia Vastano, Marco Vichi ( Salani, pp.220, € 12,90).

Pierdomenico Baccalario nella prefazione sottolinea che come non esistono razze, così la diversità rivela alla fine una sorta di identità perché, “è diverso chi non si allinea e non è conforme a una presunta normalità, in fatto di razza, propensioni sessuali, condizioni fisiche…”, fatto questo che implica leggendo le storie di ribelli, emarginati, vinti che quasi sempre “ci sentiamo dalla loro parte.”

Non è un caso che le storie siano ventidue “quanti i giocatori di un’immaginaria partita di calcio, come il “matto” nella Smorfia napoletana e il simbolo dell’universo della cabala.” E’ una specie di gioco, scrive Baccalario, come altri nascosti in questa speciale antologia che non ha progetti pedagogici, né sbavature sentimentali e scontate perché poi in definitiva “identità e differenza hanno sempre dialogato tra loro: con il linguaggio imprevedibile dello stupore e della sorpresa.”

“Diversi e Uguali” poiché siamo nella settimana della dislessia (7-13 ottobre), questa antologia calza a meraviglia. I dislessici infatti sono uguali agli altri, ma diversi. Ancora nel nostro paese la dislessia è ritenuta a torto una malattia mentre è una chance in più se ci volgiamo a guardare indietro nella storia, poiché molti dislessici erano persone geniali, riconosciuti da tutti , per esempio Einstein. Le scuole dovrebbero attrezzarsi e affrontare il problema.

Ma tornando all’uguaglianza e diversità persino nel caso della morte, come si legge nel magnifico racconto di Emanuele Nava, C’ERA UNA VOLTA IL NONNO, una parete sottile ci divide da coloro che non ci sono più ma sono ben vivi nel nostro ricordo e continuano a influenzare la nostra esistenza. Surreale e un po’ noir è la storia che racconta Lucia Vastano, IL METRO MAGICO. Una confessione dall’aldilà in cui il protagonista, morto dopo una breve e terribile malattia lasciando la moglie e i due bambini, rivela che centinaia di vite degli altri, morti il suo stesso giorno sono divenuti la sua.

“Questa è l’unica cosa che ho capito da morto: la diversità non esiste. Ogni vita è diversa, ma le emozioni che proviamo nel viverla sono uguali per tutti, come il sangue che scorre nelle nostre vene.”

Nella bizzarra storia di ATTANASIO E ATTANASIO di Annalisa Strada ci sono specchi doppi e fantasmi secondo la migliore tradizione della letteratura inglese. Teresa Buongiorno racconta invece una storia vera, IL PRINCIPE NERO, avvenuta parecchi anni fa, ma ancora attuale considerando i tempi di grandi esodi, i possibili rivolgimenti del destino in un mondo che a tutti i costi è alla ricerca di una felicità che solo in terra si può trovare nella quasi certezza che non esiste altrove.

,

Scuola democratica
Scuola democratica