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Noi siamo tempesta. Storie senza eroe

NOI SIAMO TEMPESTA- STORIE SENZA EROE

Libro di Michela Murgia – Recensione a cura di Paola Benadusi Marzocca (esperta di editoria per bambini e ragazzi) –

Nessun imperativo categorico nel libro di Michela Murgia, NOI SIAMO TEMPESTA- STORIE SENZA EROE CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO- TANTI. INSIEME. DIVERSI. (Salani, disegnato da The World of Dot, con un fumetto di Paolo Bacilieri, pp. 122, € 16,90), bensì l’invito ad essere cittadini del mondo collaborando insieme con reciproca fiducia per cambiare in meglio la direzione della storia. Senza fretta, senza smania di correre avanti, di superarsi, senza ambizioni smodate. Questo libro è tra i tre vincitori del Premio Elsa Morante 2019 e l’autrice si rivolge soprattutto ai giovani.

La stragrande maggioranza delle storie che leggiamo da bambini, scrive l’autrice, raccontano “la vicenda di un eroe solitario con un destino glorioso, spesso abbandonato da chi doveva accudirlo…”. Sono personaggi dotati di poteri eccezionali o di talenti unici in grado di affrontare battaglie complesse, di trasformare l’impossibile in possibile; sono i predestinati, “creature con un destino unico…” ; sono gli eletti, coloro che indicano la via per superare la fatalità del male. Sono personaggi a volte straordinari e avventurosi capaci anche di cambiare il mondo, che da sempre hanno colpito l’immaginazione dei ragazzi.

“Senza destino, ha scritto Holderlin, sono soltanto gli dei beati”, gli eroi incarnano infatti il contrasto tra la brevità della singola esistenza umana e l’eterno, fatale intreccio di un’energia misteriosa che sfugge alla razionalità umana. Basti pensare ad Alessandro Magno, dove la storia si confonde con la leggenda. La domanda che si pone l’autrice è quanto le vicende di “un eroe solitario con un destino glorioso, spesso abbandonato da chi doveva accudirlo (come Pollicino e Mosè), cresciuto alla periferia di qualcos’altro (come Harry Potter o Luke Skywalker) e chiamato ad affrontare mille prove per affermarsi (come Ulisse e Ercole)”, possano considerarsi educative; bastano la capacità, il talento e la forza del singolo per fronteggiare le sfide dei nostri tempi? Scrive la Murgia: “la statistica insegna che la storia si fa esattamente in modo inverso: nella stragrande maggioranza dei casi non sono i geni solitari a cambiarla, ma il lavoro di squadra e la condivisione dei percorsi.”

C’è un altro elemento che la scrittrice sottolinea: “nove volte su dieci l’eroe è maschio…” E ovviamente si batte per vincere un nemico. Non mancano tuttavia soprattutto nel mito e nella tragedia greca donne che assumono i tratti delle eroine, per esempio l’Antigone di Sofocle. Ma questo è un altro discorso. Qui si narra invece di persone normali, che lavorano insieme in fiducia e armonia e che riescono a modificare il corso dell’esistenza quotidiana.

Sedici sono gli avvenimenti collettivi del passato e contemporanei che la Murgia ha scelto; alcuni famosi, come le cosiddette “Streghe della notte”, che furono il primo corpo speciale di aviatrici della storia e la cui impresa aiutò certamente la causa femminista. Altre storie sono meno conosciute come la dinamica del referendum catalano: “Tutto per un voto- Matite contro fucili? Non è così che vogliamo decidere di noi stessi” e “Legarsi alla montagna” che racconta l’opera che l’artista Maria Lai realizzò nel 1981 e che oggi viene considerata la prima opera internazionale di Arte Relazionale. Tutti avvenimenti accaduti davvero, scritti con stile brillante ed efficace che possono interessare i ragazzi e aiutarli a comprendere la complessità della storia accanto ai manuali.

Scuola democratica
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