Back

“Proibito leggere” di Alan Gratz

“Proibito leggere” di Alan Gratz

Recensione a cura di Paola Benadusi Marzocca (esperta di editoria per bambini e ragazzi)

Ha scritto C.S. Lewis, l’autore tra l’altro delle indimenticabili “Cronache di Narnia”, che “l’abitudine di leggere rende qualsiasi bosco un po’ fatato” e non allontana certo i bambini dai boschi della realtà come, invece, vorrebbero taluni, convinti di sapere cosa hanno bisogno e quali siano le letture più adatte secondo l’età e soprattutto in base alle loro regole morali. Partendo dal presupposto che i veri scrittori sono quelli che creano senza preoccuparsi di trasmettere messaggi perché la fantasia non ha bisogno di lasciare messaggi precisi, sembra quasi inutile chiedersi se sia il caso di censurare o meno alcuni romanzi destinati ai ragazzi. Nel suo romanzo PROIBITO LEGGERE Alan Gratz (Mondadori, Contemporanea, trad. Elisa Caligiana, pp.243, € 17,00) affronta con tono brillante e divertito questo annoso argomento poiché, come scrive lui stesso, negli ultimi trent’anni nelle biblioteche americane molti libri sono stati contestati o banditi. Basti pensare al travolgente successo della saga di Harry Potter di J. K. Rowling, creatrice di un mondo parallelo di straordinaria capacità immaginativa e oggetto di critiche distruttive perché forse la magia tanto più se agganciata alla realtà suscita in alcuni inquietudine e paura.

Tornando al romanzo in questione i fatti narrati accadono in una scuola elementare dove un bel giorno la protagonista Amy Anne di nove anni scopre che il suo libro preferito è sparito dalla biblioteca scolastica. Timida e indecisa Amy Anne non sa sul momento cosa fare. Già da tempo si è resa conto di non capire a volte le decisioni irrazionali degli adulti compresi i genitori che, approfittando del suo buon carattere, la convincono a fare quello che loro vogliono. Essendo sempre stata una bambina ubbidiente, rispettosa, certamente non di temperamento ribelle, Amy Anne spesso ha taciuto anche quando dentro di sé era furiosa soprattutto per la prepotenze delle due sorelline più piccole.

Ebbene stavolta è pronta a tutto pur di rivedere in biblioteca il suo libro preferito “Fuga al museo” . L’aveva letto tredici volte e ancora aveva voglia di rileggerlo. Che cosa l’aveva colpita in questo romanzo? Come si fa a spiegare perché una cosa è importante per te, se non lo è per gli altri? Come si esprime a parole il fatto che un libro ti scivola dentro e diventa parte di te al punto che la vita ti sembra vuota senza di lui?”

Sarà l’inizio della riscossa, della scoperta della sua capacità di reazione, la consapevolezza di possedere doti finora sconosciute. Sicuramente ha deciso che non resterà ferma a guardare perché altri libri sono stati banditi dalla biblioteca scolastica, quelli ritenuti segatura, inadatti perché privi di valore culturale. E non solo libri che mancano di rispetto per gli adulti, che mettono in discussione la loro autorità. “Sesso, corpo umano, riproduzione: via. Personaggi gay: via.”

La rivolta dei ragazzi diventa sempre più esilarante, ma efficace. A loro spese gli adulti capiranno che se sono troppo presi da se stessi e hanno poco tempo per i figli, per fortuna quest’ultimi possiedono grandi risorse e la loro esuberanza di vita e l’istintiva ricerca della verità rifiutano censure e codificazioni prestabilite su quanto più vicino li circonda e sull’intero mondo.

Scuola democratica
Scuola democratica