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“Viva la Costituzione” di Andrea Franzoso

Storie. “Viva la Costituzione” di Andrea Franzoso

A cura di Paola Benadusi Marzocca

Il libro di Andrea Franzoso VIVA LA COSTITUZIONE -Le parole e i protagonisti. Perché i nostri valori non rimangano solo sulla Carta- (De Agostini, pp.223, € 12,90) è un invito ai ragazzi a studiare, pensare e riflettere sulla Costituzione, strumento fondamentale della Repubblica italiana, scritto da un’Assemblea costituente composta da 556 deputati ed entrata in vigore il 1 gennaio 1948.

Attraverso racconti e testimonianze di persone che vissero in quel periodo il passaggio dalla monarchia alla repubblica e con la collaborazione di specialisti e professionisti di fama quali tra gli altri Gian Antonio Stella, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, Sergio, Rizzo, Ilaria Capua e vari altri, l’autore offre una sorte di brillante lessico civile, una specie di piccolo dizionario avvincente che spiega il valore di parole quali libertà, giustizia, democrazia, laicità, tolleranza, rispetto, identità, termini anche troppo conosciuti e abusati.

La lucidità di analisi e la chiarezza espositiva di concetti complicati che riguardano i temi fondamentali della nostra epoca, presuppongono una cultura ormai carente nel nostro Paese. Dinanzi a un mondo che cambia rapidamente, tutto diventa più difficile, le nostre certezze si incrinano, occorre trovare nuove risposte. Per questo il libro di Franzoso con il suo linguaggio scorrevole potrebbe diventare per le giovani generazioni un prezioso strumento per conoscere i propri diritti e doveri in modo da essere in grado in futuro di partecipare attivamente alla vita politica e sociale della comunità. Da dove cominciare? Esiste una disciplina che possieda il primato di individuare risposte certe? Nessuno può negare che l’esperienza della convivenza civile inizia dall’infanzia nella famiglia e nella scuola. E’ fondamentale quindi dare spazio scolastico all’Educazione civica e il punto di partenza è la conoscenza della Carta costituzionale. I ragazzi hanno bisogno di risposte comprensibili e oneste alle loro domande. E anche parlare di democrazia richiede una concatenazione logica di concetti cui corrispondano valori che per noi contano, che sono divenuti importanti nel tempo, che sono stati raggiunti con vere e proprie conquiste anche attraverso battaglie sanguinose. Oggi prevalgono in genere le opinioni sulla verità,quantomeno sulla sua ricerca e molti dimenticano che vivere in una democrazia significa avere dei limiti. Andare a scuola, studiare aiuta a crescere liberi e, come scrive l’autore, “capaci di esercitare appieno i nostri diritti, passando dalla condizione di “sudditi” a quella di “sovrani” , come insegnava don Lorenzo Milani ai suoi alunni.” Quindi speranza, onestà e impegno in attesa delle incognite del futuro.

Scuola democratica
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