Educare ai valori, ma non iniziamo dal nulla
di Vittoria Esposito
[l’articolo che segue risponde alla chiamata al DIBATTITO EDUCAZIONE CIVICA ORA. Per l’articolo di avvio del dibattito e accedere a tutti i contributi in sua risposta clicca QUI]
Il mio istituto ITET Einaudi di Bassano del Grappa si é sempre contraddistinto per una ventennale attenzione ai temi legati alla educazione alla cittadinanza, declinata anche nelle forme di educazione alla cittadinanza digitale, ecco perché l’entrata in vigore della legge di introduzione alla educazione civica non ci coglierà di sorpresa.
Forse sarebbe stato meglio chiamarla educazione alla cittadinanza, piuttosto che legge d’introduzione alla educazione civica, perché avrebbe dato meglio l’idea della complessità. La trasversalità é il tratto che la contraddistingue e in quest’ottica che ci siamo mossi nel programmare e riorganizzare nuovi curricula nei nostri consigli di classe.
Certamente i contenuti da sviluppare sono numerosi, se vengono considerati come tali, ma elemento che deve emergere é l’aspetto educativo, educare ai valori, ecco perché noi abbiamo scelto tematiche differenziate da affrontare nel biennio e nel triennio.
Nel biennio abbiamo previsto che la programmazione del consiglio di classe prevedesse lo sviluppo di competenze cittadinanza digitale, non solo in termini di sicurezza della rete, ma soprattutto come sviluppo della competenza di saper valutare l’attendibilità delle fonti. Questa competenza l’abbiamo ritenuta strategica e propedeutica anche allo sviluppo dello spirito critico, se pensiamo ad esempio alla metodologia del debate, utilizzando la quale i nostri studenti dovranno fare ricerche attraverso la rete sui temi sui quali saranno chiamati a dibattere
Nel programmare le azioni da intraprendere nelle classi abbiamo condiviso la necessità che l’educazione alla cittadinanza digitale (art.5 della legge) dovesse necessariamente avere come finalità quella di mettere in luce soprattutto gli aspetti positivi, le potenzialità e le opportunità della rete anche in termini di nuovi sbocchi occupazionali. Ecco che nelle nostre classi, per sviluppare la dimensione partecipativa, abbiamo utilizzato anche i social come strumento didattico, in particolare Instagram, per sviluppare quella dimensione di partecipazione attiva sui temi economici legati alla sostenibilità ambientale o all’educazione all’Europa, Vi segnalo a tal proposito il profilo Instagram Economy Corner da noi creato //instagram.com/economycorner_3.0?igshid=tevyfyiddllt
Per il triennio abbiamo sviluppato progetti su tematiche di educazione alla legalità e al contrasto delle mafie e promosso tirocini di alternanza presso cooperative per lo sviluppo di un’educazione al volontariato (art.3 della legge).
Educare ai valori espressi dalla nostra Costituzione é l’obiettivo della legge sulla introduzione dell’educazione civica: sta a noi docenti cogliere questa opportunità e non trasformare questa in una nuova disciplina come altre, con contenuti che andrebbero semplicemente a dilatare i programmi e svilirne la valenza educativa. L’auspicio è che sappiamo cogliere, invece, l’opportunità di offrire, o meglio di costruire con i nostri studenti percorsi di cittadinanza attiva con una attenzione particolare a questa contemporaneità così complessa.
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Vittoria Esposito è Docente di Diritto ed Economia e responsabile Educazione alla Cittadinanza dell’ITET L. Einaudi di Bassano