RECENSIONE del libro GUERRA AI PROF! di Andrea Maggi
Recensione a cura di Paola Benadusi Marzocca
Divertire è difficile tanto più quando ci si rivolge a giovani lettori. Si sa, gli adulti vorrebbero dominare ma i ragazzi non si lasciano opprimere facilmente, oppongono resistenza, vogliono essere liberi e oggi più che mai anche a rischio di confusione e incertezza per il loro futuro. Ben vengano perciò libri come GUERRA AI PROF! LEONARDO DAMIANI E IL MIRACOLO DI SUOR BERNARDINA di Andrea Maggi (UP Feltrinelli, pp.153, €13,00) così ricco di situazioni comiche da essere irresistibile. Ed è scritto da un professore di lettere!
Raccontando le avventure di Leonardo che frequenta la terza media sempre in compagnia del suo amico Pelle, l’autore rende l’obbligo di frequentare la scuola un’avventura entusiasmante, una possibilità di ampliare i propri orizzonti attraverso la conoscenza e il riconoscimento del valore delle regole.
Il nostro protagonista è terribile, una ne pensa e cento ne fa guidato dalla certezza che i prof “sono tutti dei rompiscatole mondiali” e quindi è lecito massacrarli con scherzi crudeli, come quello di liberare durante la lezione della prof di religione decine di cimici con conseguenze immaginabili. Ma non è tutto. Il nostro Leonardo è un estortore in erba. Poiché la cameriera tutto fa fuorché pulire la casa lanciandosi in balli scatenati e svuotando il frigorifero supponendo che nessuna la veda, dato che i genitori del nostro eroe lavorano dalla mattina alla sera, una bella mattina casca nella trappola. Guarda caso Leonardo non è andato a scuola e allibito nonché divertito osserva la signora Irma che imita Lady Gaga sculettando come lei..Il ragazzo non ci pensa due volte, senza farsi vedere gira un video con il cellulare e ricatta la sleale collaboratrice domestica: o la busta paga o farà vedere a sua madre cosa combina la meschina in assenza dei datori di lavoro. Come se non bastasse Leonardo convince il dottore chiamato dalla madre a verificare se il suo ragazzo ha davvero mal di pancia, a sottoscrivere con la promessa del denaro ottenuto (la paga della cameriera) una diagnosi falsa. Bell’esempio danno gli adulti ! Bugiardi, corrotti, avidi e completamente privi del senso del dovere.
“A fare il bene i malvagi deludi”. Alla fine di ogni capitolo c’è un breve aforisma di commento del ragazzo, sempre ben azzeccato.
Poi nella narrazione compare la figura di suor Bernardina davvero spassosa e decisiva. Ben conscia dell’incoerenza dei grandi e della arroganza delle loro certezze: “noi siamo adulti e facciamo quello che vogliamo…”, l’anziana suora è l’unico personaggio del libro che pur contravvenendo alle regole del convento, sa trasmettere a Leonardo alcuni insegnamenti fondamentali. Anzitutto che la salvezza non può risiedere in un miracolo; inoltre che non c’è filosofia, storia, scienza che possano indicare il sentiero da seguire. Tutto infatti è relativo in questo mondo pazzo.Tuttavia si possono individuare alcune soluzioni, basta mutare prospettiva. Ovvero se la sensazione più travolgente per un ragazzo dinanzi allo scenario spesso incomprensibile della realtà circostante, è la paura, occorre riconoscerla, imparare ad ascoltarla per raggiungere per l’appunto la più nobile delle virtù, ossia il coraggio, e ce ne vuole tanto di questi tempi.