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Il tempo di lavoro degli insegnanti italiani. Un’analisi alla luce dei dati TALIS

Il tempo di lavoro degli insegnanti italiani. Un’analisi alla luce dei dati TALIS

di Gemma De Sanctis (National Project Manager dell’indagine Talis)

L’OCSE ha reso noti i risultati di TALIS2013, l’indagine internazionale sull’Insegnamento –apprendimento che ha l’obbiettivo di raccogliere dati sugli ambienti d’apprendimento e le condizioni di lavoro degli insegnanti.1

Il rapporto presenta i risultati dei 33 paesi che hanno svolto l’indagine principale riferita agli insegnanti e ai dirigenti della secondaria inferiore. Sono presentati anche alcuni primi risultati delle indagini condotte presso scuole primarie e secondarie di II grado. L’analisi dei risultati per l’Italia è perciò ancor più stimolante rispetto all’edizione 2008 avendo il nostro paese aderito, con pochi altri, alla possibile estensione dell’indagine ai docenti della secondaria di II grado.

Considerando al momento i risultati inerenti la secondaria di I grado2, in particolare le risposte ai quesiti sull’autoefficacia e sulla soddisfazione lavorativa, i dati evidenziano per il nostro paese un quadro composito e in parte contraddittorio. I docenti esprimono un’ elevata fiducia nelle proprie capacità di motivare e promuovere l’apprendimento degli studenti (87% v. 70% Paesi TALIS). Per contro, ben pochi ritengono di svolgere una professione adeguatamente apprezzata e valorizzata dalla società (12% v.31% paesi TALIS) e sono meno propensi a pensare che “i vantaggi della professione insegnante sono superiori agli svantaggi (62% v. 77% media TALIS). Ciononostante, nel trarre un bilancio complessivo, il 94% dichiara che “tutto sommato sono soddisfatto del mio lavoro”(91% paesi TALIS).

Che cosa significhi realmente l’espressione “tutto sommato” è questione aperta che potrebbe essere materia d’indagine. Certamente l’insegnamento è un lavoro che può appassionare, e tanto del piacere di istruire e formare gli adolescenti e i giovani sostanzia sicuramente il “tutto sommato”.

Tuttavia, è plausibile ritenere che in quel bilancio positivo entri in gioco anche il rapporto tra la retribuzione e il carico di lavoro in ore.

La prima componente del rapporto è un dato noto e, come unanimemente riconosciuto, il suo ammontare non è certo gratificante per gli insegnanti italiani, soprattutto nel confronto internazionale. Meno, o comunque solo parzialmente nota, è invece l’entità della seconda, il tempo di lavoro. Se Infatti il CCNL definisce in modo preciso le ore di lezione settimanali ai diversi livelli d’istruzione, non fa altrettanto riguardo al tempo da destinare alle altre attività funzionali all’insegnamento (ad eccezione delle 40 ore annue per le attività collegiali dei consigli di classe). Proprio in questo periodo, la questione dell’orario di lavoro degli insegnanti è tornata di attualità, essendo stata evocata la possibilità di portarlo a 36 ore settimanali.

Conoscere quanto lavorino gli insegnanti italiani ha perciò sempre richiesto laboriose misurazioni. Tant’è che nel confronto internazionale “classico”, quello consentito dai dati dell’OCSE pubblicati su “Education At A Glance” la comparazione per il nostro paese si limita al tempo di lavoro per le sole ore d’insegnamento, mentre non vengono forniti i dati per confrontare le ore annuali di lavoro per attività diverse dall’insegnamento.

Tornano perciò utili le informazioni derivanti da TALIS2013. Il questionario TALIS ha proposto agli insegnanti diversi quesiti tesi a ricostruire quante ore lavorino complessivamente in una tipica settimana lavorativa, quante sono invece d’insegnamento in classe e, nell’ambito delle ore di non lezione, quante sono destinate a specifiche altre attività.

Considerando i 33 paesi partecipanti all’indagine principale, emerge che in media gli insegnanti di secondaria inferiore lavorano 38 ore settimanali, di cui 19 impiegate nell’insegnamento in senso stretto. Con una variabilità notevole tra i paesi soprattutto rispetto al tempo complessivo: i docenti giapponesi lavorano 54 ore settimanali, circa 24 in più del minor carico orario settimanale di 29 ore dei colleghi cileni e … italiani. Le ore d’insegnamento presentano minore variabilità: si va da un massimo di 27 ore indicate dai docenti cileni ad un minimo di 15 dei docenti norvegesi (v. tavola 6.12 http://dx.doi.org/10.1787/888933046798 del rapporto OCSE ).

E’ il caso di precisare che nelle istruzioni per rispondere ai quesiti si spiegava di ricostruire il tempo di lavoro in ore di 60 minuti, conteggiando anche quelle impiegate in attività svolte nel fine settimana o di sera o in altri momenti al di fuori dell’orario di servizio.

Considerando per l’Italia anche le risposte fornite dai docenti di secondaria di II grado (v. tavola 6.12b del rapporto OCSE http://dx.doi.org/10.1787/888933046836), la settimana lavorativa tipica dei docenti della secondaria di I e II grado consta rispettivamente di 29 e 32 ore medie di lavoro di cui 17 sono di lezione in classe per i docenti di ambedue gli ordini di scuola. (v. tavola 1)

Si potrebbe obiettare che questi dati risentono della presenza delle varie tipologie di rapporti di lavoro presenti nella scuola. Tuttavia, enucleando i docenti full time delle scuole pubbliche a tempo indeterminato, categoria che per forza di cose è la più impegnata, il quadro non cambia sostanzialmente. Emerge in modo più netto che le ore settimanali di insegnamento sono 18, come da contratto, mentre quelle complessive salgono a 31 nel caso dei docenti della secondaria di I grado e a 34 per quelli della secondaria di II grado (v. tavola 1).

Il primo dato emerso è dunque che il tempo di lavoro degli insegnanti italiani si discosta da quello degli altri paesi non tanto nelle ore effettive di insegnamento, ma in quelle dedicate alle attività funzionali all’insegnamento.

La disciplina insegnata si rivela una variabile in alcuni casi importante.I docenti più impegnati sono quelli di Greco e/o Latino che dichiarano di lavorare settimanalmente 34 e 38 ore rispettivamente nella secondaria di I e di II grado. Seguono i docenti di lettere e di scienze umane, in particolare di secondaria di II grado, che dichiarano 35 ore complessive lavorative.Decisamente più leggera la tipica settimana lavorativa dei docenti di educazione fisica: quelli di scuola media dichiarano di lavorare 23 ore settimanali, quelli di secondaria superiore ne dichiarano 26.

Un aspetto da chiarire riguarda le ore d’ insegnamento settimanali dei docenti di alcune discipline che risulterebbero di 17 ore, inferiori cioè alle 18 ore contrattuali. E’ una circostanza che in effetti si verifica, anche frequentemente, quando la materia è insegnata per non più di un’ora a settimana per classe. Può così accadere che nelle scuole dove non si raggiunge il numero di 18 classi e dove non vi sono altre scuole nelle vicinanze, l’orario d’insegnamento sia più basso dell’obbligo contrattuale (ferma restando la disponibilità alle supplenze e alle sostituzioni).

I dati TALIS permettono di svolgere altri approfondimenti su cui tornare in seguito.

Tavola 1 – Tempo di lavoro dei docenti italiani A.S. 2012-13
Numero medio di ore di lavoro di 60 minuti che i docenti riportano di avere lavorato a livello settimanale complessivamente per tutte le attività e per l’insegnamento in classe

Ore di lavoro complessive

Ore di insegnamento

(Ore medie settimanali)

(Ore medie settimanali)

italia

Scuola secondaria di I grado

Tutti i docenti (a)

29

17

Docenti full time delle scuole pubbliche a tempo indeterminato

31

18

Scuola secondaria di II grado

Tutti i docenti (a)

32

17

Docenti full time delle scuole pubbliche a tempo indeterminato

34

18

paesi talis

Scuola secondaria di I grado

Tutti i docenti (a)

38

19

  1. I valori riportati sotto la voce “tutti i docenti” si riferiscono ai docenti di scuole pubbliche e private e a docenti con contratto a tempo indeterminato e determinato nonché a docenti con orario cattedra completo o con orario cattedra non completa (spezzone di cattedra)
Fonte: Elaborazione su Database TALIS
Tavola 2 – Ore di lavoro degli insegnanti nella scuola secondaria di I e II grado. A.S. 2012-13
Numero medio di ore di lavoro di 60 minuti che i docenti italiani delle scuole pubbliche di secondariadi I e II grado a tempo pieno e a tempo indeterminato riportano di avere lavorato complessivamente per tutte le attività e per l’insegnamento in classe
Secondaria di I grado

Scuola secondaria di II grado

Disciplina insegnata

Tempo di lavoro complessivo

Ore di insegnamento

Tempo di lavoro complessivo

Ore di insegnamento

(Ore medie settimanali)

(Ore medie settimanali)

(Ore medie settimanali)

(Ore medie settimanali)

Lettura, scrittura e letteratura

31

18

35

18

Matematica

31

18

34

18

Scienze

31

18

34

18

Scienze Umane e sociali

32

18

35

17

Lingue straniere e moderne

30

17

31

17

Greco antico e/o latino

34

19

38

18

Tecnologia

28

17

32

17

Discipline artistiche

27

17

31

18

Educazione Fisica

23

17

26

18

Religione e/o etica

29

17

30

17

Discipline pratiche e professionalizzanti

27

17

31

18

Attività di sostegno per gli alunni con bisogni speciali d’apprendimento

28

18

28

18

Altro

29

18

32

17

Fonte: Elaborazione su Database TALIS

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