Storie. Marie Curie e la passione per la scienza.
A cura di Paola Benadusi Marzocca.
La 57° edizione della Fiera internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna che si sarebbe svolta in questi giorni è saltata causa coronavirus nell’indifferenza generale. Del resto questo evento che ha assunto da tempo dimensioni mondiali viene un po’ snobbato dalla critica ufficiale. Forse tutto è collegato al fatto che la letteratura per ragazzi della cui esistenza ormai non vi sono più dubbi, è ritenuta un tentativo di dare un carattere autonomo a un’ arte spuria, ovvero letteratura minore. Non è questo il luogo per affrontare una questione così articolata e complessa né cercare una definizione precisa della letteratura per ragazzi. Benedetto Croce da parte sua pensava che ci fosse incompatibilità tra infanzia e arte vera e nella tradizione italiana forse il suo pregiudizio ha contato. Tant’è, la libertà fantastica che c’è nei libri per ragazzi va avanti per conto suo e quando questi sono avvincenti e scritti con magistrale tensione narrativa rispondendo a quanto vi è di immutabile nell’animo umano, incontrano anche il favore del pubblico adulto.
Tra i vari premi che erano già stati assegnati prima della Fiera ha ottenuto il Bolognaragazzi Award per la non Fiction MARIE CURIE – NEL PAESE DELLA SCIENZA scritto e disegnato da Irene Cohen- Janca e Claudia Palmarucci (Orecchio Acerbo, pp.88, € 16,00).
“Una biografia sapiente e mai didascalica, vibrante di emozioni, racconta le vicende storiche della vita della scienziata Marie Curie, in una narrazione al contempo intima, personale e pubblica.” Questo tra le varie motivazioni dei giudici. In effetti il merito del testo tra l’albo illustrato e la graphic novel sta proprio nel presentare un ritratto vero della grande scienziata Marie Curie Sklodowska insignita di due premi Nobel, il primo per la fisica nel 1903 insieme al marito Pierre Curie, il secondo nel 1911 per le sue ricerche sulle proprietà chimiche del radio. Sappiamo che fu una figlia devota, un’alunna brillantissima, una moglie innamorata, una madre attenta. Ma se è vero che la scienza fu la passione della sua vita, Marie fu sicuramente una donna dalla personalità poliedrica e complessa, vissuta gran parte della sua vita nella Francia tra l’Ottocento e i primi decenni del Novecento, parte integrante della storia scientifica e politica di quel tempo. Di lei basta il giudizio di Einstein. ” E’ fra tutte le persone celebri, la sola che la gloria non abbia corrotto.”